La processione del 16 luglio La devozione alla Madonna di Lourdes a Tuenetto risale alla fine dell’800 quando una statua lignea della Vergine Maria, fatta scolpire dall’artigiano gardenese Ferdinando Demetz, fu collocata sull’altare della chiesa di San Rocco nell’ aprile del 1884. Ogni anno, il 16 luglio, si celebra la festa in onore della Madonna (con processione che si ripete dal 1934). Fino agli anni ‘70 del 900 veniva celebrata una messa anche l’11 febbraio, giorno dedicato alla Madonna di Lourdes, senza altre cerimonie né religiose né laiche (attualmente per la secolarizzazione della società e per la scarsità di sacerdoti questa messa non viene più celebrata). Merita a questo punto raccontare la storia particolare di questa venerazione per la Madonna di Lourdes.
La Madonna di Lourdes a Tuenetto
Ventisei anni dopo le apparizioni nella grotta di Massabielle avvenute dall'11 febbraio al 16 luglio del 1858, nell'aprile del 1884, la statua della Madonna di Lourdes entrò in Tuenetto accolta festosamente e con grande fervore religioso dalla popolazione del paese e di tutti i villaggi vicini e venne solennemente benedetta. Può dirsi che quella di Tuenetto fu una delle prime immagini della Madonna di Lourdes ad essere venerata. La scultura in legno, eseguita dall'artigiano gardenese Ferdinando Demetz, assume in tutto l'aspetto della Madonna come descritta da Bernadette Soubirous; vestita di bianco, con una fascia azzurra che scende lungo l'abito, sulla testa un velo anch'esso bianco, i piedi nudi ornati di rose coperti dalle ultime pieghe della candida veste, sul braccio un rosario. Il simulacro venne posto nella nicchia, appositamente predisposta, nell’altare al posto della pala raffigurante San Rocco, titolare della chiesa, assieme a San Fabiano e la Beata Vergine col Bambino in braccio (Nota). La statua fu ridipinta una prima volta nel 1964 a Rovereto (per iniziativa della famiglia Melchiori Anselmo) ed una seconda volta nel 1994 in Val Gardena (grazie a Melchiori Livia e Renata). L’arrivo della statua mariana fu un importante evento per Tuenetto, e questo fatto risvegliò nella popolazione la devozione alla Madonna al punto che, con passione, chiese al Vescovo di poter commemorare l’avvenimento ogni anno con una solenne festa il 16 luglio (o la domenica successiva). Fu il Comune di Tuenetto, a nome dell’intera comunità, con un’accorata lettera datata 8 luglio 1886 ad esprimere al Vescovo il pio desiderio. Riportiamo di seguito il testo integrale della missiva: Altezza Reverendissima Illustrissima Principe Vescovo TRENTO Nell'aprile 1884 venne benedetta nella cappella di Tuenetto figliale della Parocchia di Torra la statua rappresentante S.Maria de Lourdes. La venerazione della sacra statua fu alquanto speciale già fin da principio, ma in seguito crebbe tanto che al presente può dirsi veramente ammirabile, e ciò non soltanto da parte di individui d'ogni classe delle vicine, ma ben ancora di quelli di discoste ville. La villa di Tuenetto poi da sua parte, nell'intento di onorare vieppiù Maria S.S., negli anni 1884 e 1885 ottenne ed impetrò dal proprio Reverendo Sig. Parroco di Torra in via speciale di poter festeggiare in modo più possibilmente solenne la domenica del 16 luglio rispettivamente prossima susseguente a tale giorno, e ciò coll'aversi procurato un Reverendo Sacerdote per la celebrazione della S.Messa alle ore 9 antimeridiane, e così le sacre funzioni vespertine alle ore 2 pomeridiane chiuse con un sacro discorso d'opportunità in lode a Maria S.S. e con pia processione in cui venne devotamente portata la sacra statua. Il pio desiderio di poter tanto in questo quanto negli anni avvenire festeggiare in modo solenne ugualmente che nei precedenti suaccennati, S.Maria di Lourdes in questa Cappella, cioè nella domenica cadente al 16 luglio rispettivamente prossima susseguente a tal giorno, è vivissimo ed unanime di tutti i vicini e della rappresentanza comunale di Tuenetto. Egli è perciò che gli umilissimi sottoscritti a nome del Comune e dell'intera popolazione della villa ardiscono di umiliare a V. Altezza Reverendissima Illustrissima la presente devotissima preghiera nell'intento di impetrarre dall'Alta bontà V(ostra) la voluta concessione per poter procedere a tale e continuata festività. Colla speranza di vedere la loro preghiera esaudita pregano V. Altezza a ricevere la significazione anticipata e la riconoscenza onde Le baciamo con riverenza il sacro anello. Dal Comune Tuenetto 8 luglio 1886. Umilissimi devotissimi servi Melchiori Felice Capocomune Melchiori Romedio Dep. Melchiori Ferdinando Dep. L’Ordinariato vescovile, prima di pronunciarsi volle sentire il parere del Decano di Taio don Rizzardi il quale a sua volta si rivolse al parroco di Torra don Romedio Giuliani il quale così relazionò: Al molto Reverendo Signor Decano di Taio Giusta ven. attergato vescovile alla supplica qui unita del Comune di Tuenetto presentata gli 11 corr. luglio n. 30631714 il sottoscritto deve dare questa informazione. E’ vero che ei l'anno 1884 nella domenica dopo il 16 luglio benedì la statua, che il Comune di Tuenetto si provide e che si fece la solennità in detta supplica specificata. E' pur vero, che dietro istanze ei diè permesso, che l'anno 1885 si facesse la stessa solennità, purchè senza concorso della canonica parrocchiale si provvedesse un R.do sacerdote. Ma subito insorsero querele nelle sette ville immediatamente soggette alla parrocchia: 1. I sette comuni dissero: se si permette solennità a Tuenetto, noi pure la vogliamo, perché noi tutti abbiamo la nostra statua in onore di Maria SS. ma tranne una villa che ne farà acquisto. 2. I padri di famiglia fecero grandi lamenti. La cappella di Tuenetto è piccola, non contien nemmen senza in comodo la sua popolazione, il concorso della gioventù di questa parocchia immediata di 1600 anime e di molti dei paesi vicini porta pericolo all'innocenza ed onestà, ed anche a ben udir la santa messa. Il sottoscritto subito scrisse al Capo Comune di Tuenetto quanto sopra e proibì di parlar al paroco per altro permesso di pubblica funzione nella sua Cappella, e che se vuol qualche divozione in essa in onor di Maria SS. ma si rivolga al Reverendissimo Ordinariato, che date le debite informazioni farà sapientissimo decreto. Solo ora al sottoscritto fu intimata l'unita supplica degli 8 corr. Quindi egli […] che giusta il sullodato attergato, che: 1. tale pubblica funzione porterebbe dispersione e sconcerti nella parocchia, perché tutti gli altri sei comuni vorrebbero egual solennità nelle loro ville. 2. che tale funzione solenne in Tuenetto è pericolosissima per la gioventù, perché dovrebbe essa restarsi fuori della cappella sotto la Messa e la predica in union di sesso con sesso. 3. ei osservò che i divoti concorrono in quella cappella nei giorni feriali, e la parte solo la sera dopo le sacre funzioni, ed ai 16 corrente chiamarono un sacerdote per poter udir la S. Messa ma in spiritu et veritate senza vanità. Quindi egli prega, che in Tuenetto sia proibita ogni solennità e che sia solo permesso di far celebrare la S.Messa, il giorno 16 luglio a quell'ora che vorranno i divoti e quando il 16 luglio cade in domenica che la S.Messa sia terminata alle ore otto acciocchè tutti possano assistere alle funzioni parrocchiali, ma senza canto, senza alcuna funzion la sera, senza alcun segno esterno di solennità col solo permesso della terza parte del S. Rosario ad ora tarda senza alcuna predica. I divoti sanno che Maria è Madre di Dio, e di Misericordia e quindi che tutto può e vuole pei veri divoti. E chi nol sa frequenti le funzioni parocchiali, che lo sentirà. Col più sincero rispetto. Torra ai 20 luglio 1886. Devotissimo servo P. Giuliani Romedio parroco La relazione del parroco di Torra fu sottoscritta in pieno dal Decano di Taio che scrisse a tergo della stessa: L'umile sottoscritto, riconosciute giustissime le osservazioni del Signor Parroco di Torra, conviene appieno con lui; che agli abitanti di Tuenetto non si permetta la sacra funzione, di cui parla la supplica qui annessa, e che si confortino delle concessioni che il loro parroco trova di concedere. Dall'Ufficio Decanale Taio, 21 luglio 1886. Pr. Rizzardi Decano di Tajo L'Ordinariato vescovile ricevuto questo rapporto emanò in data 24 luglio 1886 il seguente decreto: Molto Reverendo Sig. Decano Parroco di Tájo Spiace all'Ordinariato di non poter far luogo per visti di buon ordine all'istanza del Comune di Tuenetto tendente ad ottenere pel giorno 16 luglio se cade in Domenica od altrimenti per la Domenica susseguente di fare in quella chiesetta una straordinaria funzione. In quella vece basterà che in tal giorno ai 16 luglio venga celebrata nella menzionata chiesetta una messa bassa la quale in Domenica dovrà venir terminata alle ore otto di mattina, perché non sia disturbato l'intervento alle funzioni parocchiali Voglia Ella di ciò informare il supplicante Comune ed il R.do Sig. Paroco di Torra. 24/7/’86 La venerazione popolare alla Madonna di Lourdes per questo non diminuì, anzi si rafforzò sempre più; di anno in anno aumentarono i pellegrini che venivano alla piccola Chiesetta di Tuenetto per implorare grazie alla Madonna; ne sono testimonianza le decine di ex voto che tappezzavano le pareti dell'abside. Per rendere più accogliente il piccolo santuario, nel 1912 su iniziativa del benemerito don Emanuele Melchiori furono eseguite le decorazioni pittoriche nell’abside tutte riferite alla Madre di Gesù. Nella breve descrizione dei beni della chiesa contenuta negli Atti visitali del Vescovo Celestino Endrici del 1913 il parroco don Bergamo scrisse: “[La chiesa] possiede un solo calice con patena, Reliquia di San Rocco di cui non trovai autentica, diverse pianete, camici e biancheria sufficiente, un armadio nuovo in sacristia, un solo altare di legno con pietra mobile e la statua dell'Immacolata; si recita ogni sera la Corona. [...]. La pietà popolare era dunque assai praticata se ogni sera si recitava il s. Rosario, e tuttavia il desiderio di Tuenetto di festeggiare la Madonna il 16 luglio, rimase sempre tale fino al luglio del 1943 anche se, bisogna ricordare, che i parroci che succedettero a don Romedio Giuliani concessero qualche volta di tenere la processione. Cinquantasette anni dopo la supplica del Comune di Tuenetto del 1886, l'iniziativa atta ad ottenere il permesso per una festa solenne partì questa volta dal parroco stesso Don Francesco Antoniolli. Egli rivolgendosi alla Curia trentina scrisse: R. mo P.Are Ordinariato di Trento Venerdì prossimo 16 luglio ricorre a Tuenetto la festa della Madonna del Carmine, che viene celebrata dal paesetto con solennità e divozione. Veramente non è il «Carmine» che si intende festeggiare, ma la Madonna di Lourdes, di cui viene esposta l'immagine, e la cui solennità esterna viene fatta in quel giorno, perché l’11 febbraio, essendo inverno e freddo, mal si presta allo scopo. La Messa però e l'officiatura resta quella della Madonna del Carmine, non trovandosi concessioni e permessi di far altrimenti. Così da molti anni, ancor prima ch'io venissi qui. La chiesetta di Tuenetto e la sua Madonnina di Lourdes sono un piccolo santuario, a cui molti anche dai paesi lontani e vicini hanno molta divozione. Ciò premesso la popolazione di Tuenetto vorrebbe in tal giorno poter fare la processione coll'imagine della Madonna, ciò che io ho concesso qualche volta in passato. Ma trattandosi di una novità, non credo poter permettere che diventi una consuetudine stabile senza prima aver ottenuto il consenso di codesto R.mo Ordinariato, permesso che colla presente vivamente imploro e raccomando, non solo per evitare malcontento nella popolazione con relative conseguenze, ma soprattutto perché (come ho visto in pratica) quella processione vien fatta veramente con divozione e con frutto. Da notarsi, che c'è la mattina la Messa solenne cantata e nel dopopranzo i vespri e la predica oppure il rosario litanie e predica, se questa non si tiene la mattina. In attesa di benevolo esaudimento, con tutto il rispetto Torra lì 12 luglio 1943 Don Fr. Antoniolli Arcipr. Questa volta la risposta della Curia fu favorevole: Trento, 13 luglio 1943 Al M. R. signor Arciprete TORRA Si permette di tenere il giorno 16 luglio di ogni anno una processione portando il simulacro della Madonna nel villaggio di Tuennetto. […] Vic.gen.
Il reliquiario che conserva un frammento dell'abito della Madonna (De indum. B.Maria)
Finalmente Tuenetto potè onorare solennemente ogni anno la Madonna di Lourdes. Dal 16 luglio 1943 divenne una consuetudine durevole. IL VOTO - Nell'anno successivo, il 1° ottobre festa del S.Rosario, la Comunità di Tuenetto suggellò la propria venerazione alla Madonna con una solenne promessa sottoscritta dai capifamiglia. Siamo nel sesto anno della Seconda Guerra Mondiale, i giovani sono dispersi sui fronti europei, ogni famiglia attende trepidante il ritorno a casa dei propri figli e padri: i capi famiglia promettono alla Madonna di recitare ogni sera di maggio e ottobre (i mesi tradizionalmente dedicati alla Madre di Dio) il rosario in chiesa, di far celebrare una Messa l'11 di febbraio memoria della Madonna di Lourdes, di concorrere, in misura delle proprie possibilità al sempre maggior decoro del piccolo santuario. Anche il decano di Taio don Giuseppe Zini espresse l’encomio per il voto preso dalla comunità di Tuenetto: Approvo e lodo questa bella iniziativa augurando che la Madonna di Lourdes, nostra cara Madre protegga, difenda ed esaudisca i voti della buona popolazione di Tuenetto e di tutta la nostra amata Arcidiocesi. Sac. Giuseppe Zini Decano Lo stesso parroco di Torra don Francesco Antoniolli scrisse: Ho sempre inculcato la divozione alla Madonna, come sicura garanzia delle più elette benedizioni in vita e in morte, per l'anima e per il corpo. Uno degli omaggi più cari alla Madonna è senza dubbio la recita della terza parte del S. Rosario, non solo in maggio e ottobre, ma possibilmente ogni giorno specialmente in comune, meglio in chiesa almeno, fuori di maggio e ottobre, in famiglia. Anche la Messa in onore della Madonna ai 11 febbraio è una bellissima cosa. Necessaria e assai grata alla Madonna una buona tenitura del suo piccolo santuario. Lo raccomando caldamente a tutte le famiglie di Tuenetto. Don Fr. Antoniolli Arcipr. La devozione all’Immacolata ebbe un momento felice in occasione del centenario della consegna alla popolazione di Tuenetto della statua mariana nel 1984. Fu don Adelio Frasnelli animatore dei festeggiamenti. Dopo aver curato i lavori per l’adattamento della chiesetta alle norme liturgiche del Concilio Vaticano II, in particolare facendo costruire un altare in marmo, restaurando le decorazioni pittoriche, preservando l’edificio dalle infiltrazioni di acqua. Fece inoltre realizzare una nuova nicchia in tufo (opera del muratore Gino Bertagnolli di Taio) per accogliere la statua della Madonna richiamandosi in tal modo alla grotta di Lourdes. Don Adelio preparò la popolazione con un triduo di preghiera per la straordinaria celebrazione che lasciò un’ottima impressione incoraggiando tutti alla devozione rinnovata alla Madonna di Lourdes. Il 16 luglio del 1988 don Adelio Frasnelli compose questa preghiera:
16 luglio 1984 - Don Adelio Frasnelli recita la preghiera alla Madonna accanto a lui don Beppino Sebastiani
Oh, Madonna Santa, prendici come siamo, con i nostri difetti, anche con i nostri peccati, e facci come vuoi Tu, perché possiamo piacere al Tuo Gesù. Madonna Santa, Come ti rallegri della chiesetta rinnovata, restaurata, in compenso restaura ciascuno di noi, perché possiamo essere meno indegni templi di Dio: questo Ti chiediamo e veglia su di noi, sui nostri figli, sulle famiglie, su Tuenetto che ti ama, ti onora e ti invoca Madre Regina. Amen Documenti Per l'occasione don Giuseppe Sebastiani da Priò scrisse l'Inno alla Madonna di Tuenetto che fu eseguito per la prima volta dal Coro Parrocchiale di Mollaro-Priò. LO SCAPOLARE, SEGNO MARIANO - Per iniziativa di una fedele di Torra nell’anno 2007 la chiesa di Tuenetto s’è arricchita dello Scapolare del Carmine. Lo "Scapolare" che in origine era un grembiule che i monaci indossavano sopra l'abito religioso durante il lavoro manuale, col tempo assunse il significato simbolico del voler portare la croce di ogni giorno, come i veri seguaci di Gesù. LA CROCE DI GERUSALEMME - La croce di Gerusalemme che si conserva nella chiesa di Tuenetto è dono di don Renzo Fanfani. Di ritorno da un pellegrinaggio nella Terra santa nel 2008 don Renzo Fanfani, (che per un anno fu curatore d’anime a Mollaro), consegnò il 16 luglio di quell'anno alla comunità di Tuenetto il simbolo della Croce che secondo la tradizione è il blasone di Gerusalemme, d'argento, alla croce potenziata d'oro, accantonata da 4 crocette dello stesso. Si suppone che essa rappresenti le otto beatitudini teologali secondo san Matteo. CRONACHE DELLA FESTA DELLA MADONNA A TUENETTO - Il 16 luglio 2000 anno giubilare, a Tuenetto si è ripetuta la tradizionale festa solenne in onore alla Madonna Immacolata di Lourdes con la S. Messa al mattino e recita del rosario, predica pronunciata da padre Romeo Anselmi del convento di S. Romedio e processione accompagnata dal Corpo bandistico di Romeno con grande partecipazione di fedeli anche dai paesi vicini. Il 16 luglio 2009, 125° anniversario della Madonna di Tuenetto, celebrò la S. Messa alle ore 20:30 il decano di Taio e parroco di Mollaro-Tuenetto don Mario Brusacoram a seguire la tradizionale processione. Non ci fu alcun’altra manifestazione di memoria. Il 16 luglio 2011, fu il triste giorno dei funerali della signora Angelica Melchiori (vedova di Ermanno Melchiori, caduto di guerra). L’obito si tenne al pomeriggio e la s.Messa in onore della Madonna fu celebrata dal parroco dell’Unità Pastorale di Taio don Carlo Daz alle ore 20:00 in forma semplice e con animo triste di tutti i partecipanti. Il 16 luglio 2012, la s.Messa in onore della Madonna celebrata dal parroco dell’Unità Pastorale di Taio don Carlo Daz è stata animata dal piccolo coro formato da Cozbaru Marcellino (chitarra) e dalla moglie Paula, cantori Bertolas Luciana, Chini Mariagrazia, Melchiori Ezio e Melchiori Alberto. Il 16 luglio 2013, la s.Messa in onore della Madonna celebrata dal parroco dell’Unità Pastorale di Taio don Carlo Daz fu accompagnata dalle chitarre di Marta Battaini e Cozbaru Marcellino e dai cantori Alberto Melchiori, Mariagrazia Chini, Ezio Melchiori, Luciana Bertolas, Paula Cobzaru, la bambina Sara e la sua mamma Desiree (di Segno). Mercoledì 16 luglio 2014 ad ore 20;00, 130° anniversario dell’entrata della statua della Madonna in Tuenetto, si tenne la tradizionale S.Messa e processione. Presiedette la funzione religiosa don Carlo Daz. La s.Messa fu animata dal coro composto da Alberto Melchiori, Mariagrazia Chini, Ezio Melchiori, Luciana Bertolas, Paula Cozbaru e diretto da Marcellin Cobzaru alla chitarra. Al termine della celebrazione vi fu un ricordo dell’evento di 130 anni prima da parte di Alberto Melchiori che lesse una breve storia del culto mariano a Tuenetto. Giovedì 16 luglio 2015 ad ore 20;00, come consuetudine si celebrò la S.Messa presieduta da don Carlo Daz decano, parroco dell’Unità pastorale di Taio. Seguì la processione in onore della Madonna, portata da Melchiori Diego, Melchiori Giancarlo, Melchiori Gianpaolo e Melchiori Sergio. La S.Messa e la processione fu animata dai canti del coro parrocchiale di Mollaro composto da Alberto Melchiori, Mariagrazia Chini, Paula Cozbaru, Giovanna Iori, Idanella Larcher, Antonella Clauser e inoltre da Milena e Maria Paola Parnasso di Vion. Tanta gente soprattutto dai paesi vicini. Giornata calda (30° e oltre). Sabato 16 luglio 2016 ad ore 20.00, si celebrò la S.Messa seguita dalla processione presieduta da don Carlo Daz decano, parroco dell’Unità pastorale di Taio. La statua è stata portata da Mario Paoli, Danilo Melchiori, Melchiori Giancarlo e Melchiori Gianpaolo. La s.Messa e la processione fu animata dai canti del coro parrocchiale di Mollaro composto da Alberto Melchiori, Paula Cozbaru, Giovanna Iori, Idanella Larcher e da Milena e Maria Paola Parnasso di Vion. Poca gente qualcuno dai paesi vicini. In questo giorno vi fu, per iniziativa della consulta frazionale, la Giornata ecologica. Fu ripulita la croce in pietra della piazza e sistemata la relativa aiuola, pulita la fontana, ritinteggiato i giochi del parco adiacente alla chiesa e naturalmente eseguiti lavori di pulizia nella chiesa e nel campanile. Giornata tipicamente estiva. Giovedì 16 luglio 2020 a causa della pandemia di Covid-19 per la prima volta da quasi un secolo non si tenne la tradizionale processione con la Madonna di Lourdes. La tradizione si è tuttavia rinnovata con la sola recita del santo Rosario da parte di Cherubina Guarnieri e Alberto Melchiori. Pochissimi gli intervenuti alla celebrazione avvenuta all'esterno della Chiesa. Amarezza per la presenza di così poche persone e per la mancanza della tradizionale processione. Assente il senso di comunità che forte si rinnovava ogni anno il 16 luglio a Tuenetto. Guardando le pochissime persone presenti si ebbe una sensazione di disorientamento che - è la speranza di tutti – è stata imposta dal particolare momento storico caratterizzato dall’epidemia del coronavirus.
16 luglio 2020 - La statua sul sagrato
16 luglio 2020 - Pochissimi fedeli
Per la seconda volta consecutiva, sempre a causa del Covid-19 venerdì 16 luglio 2021 non si tenne la tradizionale processione. Alle ore 20,00 poche persone tutte del paese si riunirono nella chiesetta per la recita del santo Rosario guidato da Cherubina Guarnieri e Alberto Melchiori. Il tempo incerto (piovviginoso) convinse il sacristano Renato Covi a lasciare nella sua sede la statua della Madonna e il Rosario fu recitato all'interno della chiesa con gli intervenuti muniti di mascherina anti contagio.
16 luglio 2021 - Le persone intervenute alla recita del santo Rosario
16 luglio 2021
Per il terzo anno consecutivo la festa della Madonna a Tuenetto fu ridotta alla recita del santo Rosario nella chiesa senza alcun altro segno. Forse con un po’ di ingiustificata ostinazione si dette la colpa all’epidemia del Covid-19 che proprio in quei giorni dilagava inaspettatamente in tutta la provincia con un alto numero di contagi (se ne registrarono anche a Tuenetto) fortunatamente senza provocare conseguenze gravi. Altri fatti inquietanti contribuivano a deprimere lo spirito della comunità. La guerra in Ucraina (scoppiata nel febbraio), che causò penuria di cereali e quindi di cibo per gli uomini e gli animali; gli sconvolgimenti climatici, in particolare la siccità originata dalla insufficienza di nevicate invernali e piogge primaverili, con serie conseguenze sulle coltivazioni agricole. E tuttavia la vera causa del declino di questa tradizione si sarebbe dovuta attribuire piuttosto al fenomeno della secolarizzazione della società che, inesorabilmente da diverso tempo, causava l’allontanamento della gente dagli usi e dai costumi tramandati. Pochi i fedeli intervenuti al rito (circa una trentina) i più da Tuenetto e pochissimi altri dai paesi vicini. Assenti i giovani e, nelle interpretazioni dei presenti, emerse l’opinione che proprio quel segno negativo faceva intravedere la futura completa scomparsa del bel costume della processione mariana del 16 luglio a Tuenetto. Gli intervenuti si congedarono con l’auspicio che le tristi previsioni non dovessero avverarsi.
16 luglio 2022 - Alcune persone intervenute alla recita del santo Rosario
16 luglio 2022
La processione del 16 luglio con gonfalone negli anni '40 del novecento
La processione del 16 luglio verso la fine degli anni '50
Ex voto un tempo appesi al muro dell'abside
Ex voto realizzato dall'artista Metodio Ottolini
Ex voto del 1921 di un fedele di Termeno
Il più antico ex voto del 1896
Gruppo di donne in pellegrinaggio alla Madonna di Tuenetto
La processione negli anni '50
I sessi erano rigorosamente separati, davanti gli uomini e in coda le donne.
La solenne promessa a Maria del 1944
Anni '40 - Bambini di Tuenetto ai piedi della Madonna di Lourdes
16 luglio 1984 - In occasione del 1° centenario dell'ingresso della Madonna di Lourdes a Tuenetto
16 luglio 1984 - Don Adelio Frasnelli e don Beppino Sebastiani promotori dei festeggiamenti
16 luglio 1984 - Rievocazione dell'ingresso della statua della Madonna
La processione del 16 luglio 2000 accompagnata dalla Banda Sociale di Romeno presente Padre Romeo Anselmi, frate di Livo e ultimo priore dei francescani minori a San Romedio
La popolazione di Tuenetto il 16 luglio 2000 anno giubilare
Lo scapolare donato alla chiesa di Tuenetto
La Croce di Gerusalemme donata alla chiesa di Tuenetto da don Renzo Fanfani